I FIGLI DEGLI UOMINI
(Children of men,GB/USA 2006)
DI ALFONSO CùARON
Con CLIVE OWEN,Claire-Hope
Hashitey,Michael Caine,Julianne Moore.
FANTASTICO/DRAMMATICO
Anno di disgrazia 2027,Londra: giunge la notizia che l'ultimo nato della razza degli uomini,diciott'anni prima,è stato assassinato in Argentina,e la gente ne è affranta.C'è stata un'epidemia che ha causato l'infertilità collettiva,a ogni latitudine,e un tipo ex-idealista,oggi rinchiuso in un difensivo disincanto Clive Owen,dall'aria strapazzata,viene coinvolto dall'ex-moglie Julianne Moore in un affare delicato:c'è una ragazza nera incinta,e lui,impiegato governativo,potrebbe fornirle una scappatoia per giungere in un luogo ove far nascere e crescere una nuova speranza per il futuro.Diretto dal messicano Alfonso Cùaron,che realizzò l'"Harry Potter" migliore, questo atipico film di fantascienza,tratto da un libro di P.D.James,proietta lo spettatore in un mondo di domani disastrato come è stato immaginato altre volte,ma in cui ci si veste non diversamente da oggi,e le innovazioni tecnologiche sono mimetizzate in una sciatteria totale,così come in "Alien" e "Blade runner" facevano parte di una modernità ormai assodata e quotidiana.Il film ha il merito di una tensione costante,di un protagonista vulnerabile ma tenace e coraggioso,e di dipingere un quadro allucinante ,con immigrati rinchiusi in gabbie e poi in ghetti non dissimili da quello di Varsavia:riesce,infine,a non essere scontato,e potrebbe diventare un cult-movie,viste le riflessioni di manifesta inquietudine che suscita.Camei di lusso per Michael Caine,e Julianne Moore,Owen continua a dimostrarsi tra gli attori più interessanti emersi in Inghilterra negli ultimi tempi.
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