ACROSS THE UNIVERSE ( Across the universe, GB/USA 2007)
DI JULIE TAYMOR
Con JIM STURGESS, EVAN RACHEL WOOD, Joe Anderson, Dana Fuchs.
MUSICALE
Il peso delle canzoni che punteggiano la nostra vita è quasi mai calcolabile, nè adeguatamente stimato: quante volte ricolleghiamo un momento dei nostri giorni, un incontro, una sensazione a una composizione, un motivo che ci è rimasto dentro? Si è letto e sentito dire che la trama di questo lungometraggio di Julie Taymor è sostanzialmente un pretesto: e va bene, ma lo possiamo dire di tanti altri musical. E' una storia d'amore narrata a più voci, nell'arco di tempo che lega la metà degli anni Sessanta al decennio successivo, sull'onda emozionale e sonora della musica dei Beatles: al di là delle naturali omissioni ( " ma perchè Help non l'hanno messa? E Get Back? eccetera...), sindacabili anche alla fine di un concerto della band preferita, "Across the universe" è un collage spesso emozionante di intuizioni visive, arrangiamenti felici di pezzi famosissimi del gruppo di Liverpool, e coreografie geniali ( opera di Daniel Ezralow). Qualche ingenuità e lievi dejà-vu narrativi non sminuiscono un lavoro capace di trasportare lo spettatore dentro la festa di parole e suoni che spillano dallo schermo,e si resta colpiti da quanto amusicale è la realtà di questi anni. Da quanto non sentite qualcuno che canticchia per strada?
DI JULIE TAYMOR
Con JIM STURGESS, EVAN RACHEL WOOD, Joe Anderson, Dana Fuchs.
MUSICALE
Il peso delle canzoni che punteggiano la nostra vita è quasi mai calcolabile, nè adeguatamente stimato: quante volte ricolleghiamo un momento dei nostri giorni, un incontro, una sensazione a una composizione, un motivo che ci è rimasto dentro? Si è letto e sentito dire che la trama di questo lungometraggio di Julie Taymor è sostanzialmente un pretesto: e va bene, ma lo possiamo dire di tanti altri musical. E' una storia d'amore narrata a più voci, nell'arco di tempo che lega la metà degli anni Sessanta al decennio successivo, sull'onda emozionale e sonora della musica dei Beatles: al di là delle naturali omissioni ( " ma perchè Help non l'hanno messa? E Get Back? eccetera...), sindacabili anche alla fine di un concerto della band preferita, "Across the universe" è un collage spesso emozionante di intuizioni visive, arrangiamenti felici di pezzi famosissimi del gruppo di Liverpool, e coreografie geniali ( opera di Daniel Ezralow). Qualche ingenuità e lievi dejà-vu narrativi non sminuiscono un lavoro capace di trasportare lo spettatore dentro la festa di parole e suoni che spillano dallo schermo,e si resta colpiti da quanto amusicale è la realtà di questi anni. Da quanto non sentite qualcuno che canticchia per strada?
Nessun commento:
Posta un commento