martedì 7 maggio 2013

VEDO NUDO ( I, 1968)
DI DINO RISI
Con NINO MANFREDI, Sylva Koscina, Enrico Maria Salerno, Veronique Vendell.
COMMEDIA

Nell'anno che ufficialmente cambiò molto della concezione della vita sessuale degli occidentali, uscì questa commedia ad episodi di grande successo, imperniata su un Nino Manfredi mattatore, come neanche Gassman e Tognazzi, interprete di sette capitoli a scopo satirico su tabù e sessualità all'italiana. Come curiosamente accadrà anche sei anni dopo nella "scarica" di episodi "Sessomatto", quello meglio riuscito è quello dove si parla di omosessualità e travestismo: nel segmento che vede Manfredi dover fingere di essere il fratello di un'amica di penna ( da egli stesso impersonata) del ragioniere piemontese Salerno si nota buona scrittura, sensibilità su temi non facili e si riconosce la mano di un grande regista quale Risi è stato. Però, impegno fregoliano dell'attore di "Per grazia ricevuta" a parte, "Vedo nudo" è un film poco divertente, datatissimo e non granchè spiritoso: si schiva la volgarità, vero, ma si prova anche un pò di noia prima di giungere ai titoli di coda. Programmatissimo per anni in tv, può interessare come documento di un'epoca, ma poco per altro.

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