GENITORI E FIGLI:AGITARE BENE PRIMA DELL'USO ( I,2010)
DI GIOVANNI VERONESI
Con SILVIO ORLANDO, LUCIANA LITTIZZETTO, Michele Placido, Margherita Buy.
COMMEDIASe otto milioni di euro incassati sembran pochi, agli studiosi di settore cercare di capire come negli ultimi anni la formula dei vari nomi messi insieme in un film a episodi su un certo tema e risolto in chiave di commedia con l'occhio al fenomeno di costume e alla registrazione dei mutamenti sociali abbia funzionato, da un punto di vista commerciale, alla grande: Giovanni Veronesi, da "Manuale d'amore" in poi ha sempre azzeccato i gusti del grande pubblico, che lo ha premiato con alte postazioni nella graduatoria stagionale dei maggiori incassi. Però, se qualcuno dei titoli precedenti aveva funzionato, entro certi limiti, questo "Genitori e figli..." è uno dei suoi lavori meno ispirati e divertenti. A fronte di genitori che fanno i moderni oppure predicano bene e poi razzolano incertamente, le nuove generazioni vivono per registrare qualcosa da mandare su Youtube, si approcciano al sesso come un rituale da superare, e viaggiano su una sostanziale aggressività per farsi largo nelle esperienze sentimentali. Nonostante qualche sporadica nota e osservazione su ciò che ci circonda sia ben resa, il film non suscita gran simpatia, anche se di attori bravi certo non manca: è che siamo in una superficialissima e pretenziosa, seppur dichiaratamente leggera, lettura dei tempi che non va mai a fondo di ciò che solleva, non suscita nello spettatore moti di riflessione e a dirla tutta annoia spesso, perdendosi in dialoghi che perlopiù girano a vuoto. Il pubblico versa il prezzo del biglietto, ma ci sarebbe da chiedere quanti che abbiano visto il film si sentano convinti di consigliarlo, perchè si sono davvero divertiti o ci hanno trovato cose che rispecchiano le proprie esperienze di figli, o genitori.
DI GIOVANNI VERONESI
Con SILVIO ORLANDO, LUCIANA LITTIZZETTO, Michele Placido, Margherita Buy.
COMMEDIASe otto milioni di euro incassati sembran pochi, agli studiosi di settore cercare di capire come negli ultimi anni la formula dei vari nomi messi insieme in un film a episodi su un certo tema e risolto in chiave di commedia con l'occhio al fenomeno di costume e alla registrazione dei mutamenti sociali abbia funzionato, da un punto di vista commerciale, alla grande: Giovanni Veronesi, da "Manuale d'amore" in poi ha sempre azzeccato i gusti del grande pubblico, che lo ha premiato con alte postazioni nella graduatoria stagionale dei maggiori incassi. Però, se qualcuno dei titoli precedenti aveva funzionato, entro certi limiti, questo "Genitori e figli..." è uno dei suoi lavori meno ispirati e divertenti. A fronte di genitori che fanno i moderni oppure predicano bene e poi razzolano incertamente, le nuove generazioni vivono per registrare qualcosa da mandare su Youtube, si approcciano al sesso come un rituale da superare, e viaggiano su una sostanziale aggressività per farsi largo nelle esperienze sentimentali. Nonostante qualche sporadica nota e osservazione su ciò che ci circonda sia ben resa, il film non suscita gran simpatia, anche se di attori bravi certo non manca: è che siamo in una superficialissima e pretenziosa, seppur dichiaratamente leggera, lettura dei tempi che non va mai a fondo di ciò che solleva, non suscita nello spettatore moti di riflessione e a dirla tutta annoia spesso, perdendosi in dialoghi che perlopiù girano a vuoto. Il pubblico versa il prezzo del biglietto, ma ci sarebbe da chiedere quanti che abbiano visto il film si sentano convinti di consigliarlo, perchè si sono davvero divertiti o ci hanno trovato cose che rispecchiano le proprie esperienze di figli, o genitori.
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