mercoledì 29 maggio 2013

IL GRANDE GATSBY (The great Gatsby,USA 2013)
DI BAZ LUHRMANN
Con LEONARDO DI CAPRIO,Tobey Maguire,Carey Mulligan,Joel Edgerton.
DRAMMATICO
Da uno dei capi d'opera riconosciuti della letteratura americana del Ventesimo Secolo e di sempre,le versioni cinematografiche che ne sono state tratte hanno avuto buon successo commerciale (ma quella del 1974 con Redford protagonista non compensò gli alti costi della pellicola),ma hanno puntualmente incontrato scarso favore da parte di critica e storici del cinema.Ci riprova oggi,con una produzione sontuosa,ed un cast capeggiato da uno dei divi assoluti di questi ultimi vent'anni,Leonardo Di Caprio,l'australiano Baz Luhrman,reduce da un fiasco notevole come "Australia":la rilettura in pompa magna del classicissimo di F.Scott Fitzgerald viene trasposto con strizzate d'occhio all'anima letteraria del racconto (le scritte sullo schermo nei momenti salienti della storia) e un gusto di una certa forza visiva per arredamento,costumi,trucco e ambientazione.Del resto,il cinema di Luhrmann è espressione barocca,elevazione al cubo di intuizioni visive e il dècor ne gode sempre,in tutti i suoi lavori.Però è giusto dire che questo "Grande Gatsby" non è solo un film di confezione,anche se ,alla presentazione al recentissimo festival di Cannes ha conosciuto non pochi commenti tiepidi:il romanzo c'è,eccome,e la prestazione degli attori,soprattutto quella di Di Caprio nel ruolo del personaggio principale,avvolto da leggenda e pettegolezzi,pericoloso e idealista,forse pazzo ma intriso di un romanticismo che lo eleva sopra il cinismo di persone e beni materiali,rende molto bene i personaggi che l'autore di "Tenera è la notte" aveva creato sulla carta.A Luhrman e alla sceneggiatura di questa versione preme comunque sottolineare che,oltre le aspirazioni e la determinazione degli uomini,è il Destino che aspetta puntualmente ognuno per presentargli il conto,e che di un'epoca di magnificenze ed eccessi sfrenati,è già pronto il crepaccio rovinoso appena poco tempo dopo a causarne crolli e distruzione.Qualche compiacimento decorativo,qualche abbandono ad un vago entusiasmo didascalico (la morte di Gatsby nel romanzo non viene "mostrata",ad esempio),ma la passione per un capolavoro tra i romanzi e la mesta poca fiducia nella bontà degli esseri umani e nella fatuità del loro tempo viene trasmessa senza filtri.

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