STURMTRUPPEN ( I,1976)
DI SALVATORE SAMPERI
Con RENATO POZZETTO,Lino Toffolo,Cochi Ponzoni,Felice Andreasi.
COMICO
Dalle strisce di gran successo delle "Sturmtruppen" del bolognese Bonvi,venne tratto questo film diretto da Salvatore Samperi,su una sceneggiatura in larga parte elaborata da Cochi e Renato,musicato da Enzo Jannacci ed interpretato da una fitta schiera di comici provenienti dal palcoscenico del Derby,celebre cabaret milanese. Ottavo incasso stagionale del '76/77,è oggi praticamente quasi dimenticato,come molti altri grandi trionfi al botteghino di Pozzetto. Per qualche sprazzo di umorismo surreale azzeccato(la lotta del generale balordo con un manichino semovente di Marx,alcune uscite stralunate di Pozzetto,la prova validissima dell'ottimo Felice Andreasi), il film è sgangherato come il battaglione che propone,con scenette spesso poco centrate,scarsissimi tempi azzeccati,l'evidente disagio di Samperi a confronto con il film comico vero e proprio,un collage di situazioni e gags che sulla carta funzionavano bene,sullo schermo assai meno. Si vorrebbe deridere il militarismo,fare una satira grassa ma diretta sulla fascinazione tardiva del nazismo su molto cinema italiano impegnato del periodo (non esaltandolo,beninteso,ma tentando di esplorarne la fascinazione che esercitava su certi individui),ma le polveri dell'estro sono bagnate,il divertimento è assente,e si prova ben presto una certa noia di fronte a battutine e circostanze spesso messe lì ed inerti,con puntate al macabro che più di una volta sprofondano in uno squallore che intristisce.
DI SALVATORE SAMPERI
Con RENATO POZZETTO,Lino Toffolo,Cochi Ponzoni,Felice Andreasi.
COMICO
Dalle strisce di gran successo delle "Sturmtruppen" del bolognese Bonvi,venne tratto questo film diretto da Salvatore Samperi,su una sceneggiatura in larga parte elaborata da Cochi e Renato,musicato da Enzo Jannacci ed interpretato da una fitta schiera di comici provenienti dal palcoscenico del Derby,celebre cabaret milanese. Ottavo incasso stagionale del '76/77,è oggi praticamente quasi dimenticato,come molti altri grandi trionfi al botteghino di Pozzetto. Per qualche sprazzo di umorismo surreale azzeccato(la lotta del generale balordo con un manichino semovente di Marx,alcune uscite stralunate di Pozzetto,la prova validissima dell'ottimo Felice Andreasi), il film è sgangherato come il battaglione che propone,con scenette spesso poco centrate,scarsissimi tempi azzeccati,l'evidente disagio di Samperi a confronto con il film comico vero e proprio,un collage di situazioni e gags che sulla carta funzionavano bene,sullo schermo assai meno. Si vorrebbe deridere il militarismo,fare una satira grassa ma diretta sulla fascinazione tardiva del nazismo su molto cinema italiano impegnato del periodo (non esaltandolo,beninteso,ma tentando di esplorarne la fascinazione che esercitava su certi individui),ma le polveri dell'estro sono bagnate,il divertimento è assente,e si prova ben presto una certa noia di fronte a battutine e circostanze spesso messe lì ed inerti,con puntate al macabro che più di una volta sprofondano in uno squallore che intristisce.
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