giovedì 9 maggio 2013

AMARCORD (I, 1973)
DI FEDERICO FELLINI
Con BRUNO ZANIN, Pupella Maggio, Armando Brancia, Magali Noel.
GROTTESCO

Oscar 1974 per il miglior film straniero, "Amarcord" è stato uno dei più grandi successi commerciali di Fellini, e piacque tanto sia al pubblico che ai recensori: dal punto di vista narrativo, ha un andamento rapsodico, e infatti l'enunciativo titolo "Io mi ricordo" sta a rappresentare un racconto come di chi ti narra un pò della sua vita, e i ricordi, si sa, tendono a mutare leggermente a seconda di quanto non li si rinfreschi, o di come si sono vissute le cose. Dalla memoria di un giovane di provincia negli anni del fascismo, emergono le emozioni di un transatlantico leggendario, una cometa su acqua, una tabaccaia dalle forme mastodontiche, uno zio folle e alla disperata ricerca di una donna che grida dalla cima di un alto albero, la sensualità di una certa Gradisca, un nonno che si perde davanti a casa nella nebbia... "Amarcord", come molto del cinema felliniano, è fatto di suggestioni, esperienze e memorie, travisate dall'estro dell'autore di "Le notti di Cabiria": qualcuno tende a ridimensionarlo oggi, in questi tempi di assente poesia, ma un illustratore di fantasie semoventi come il riminese era capace, al suo meglio, di saper tratteggiare l'incanto.

Nessun commento:

Posta un commento