FRANKENSTEIN (Frankenstein, USA 1931)
DI JAMES WHALE
Con COLIN CLIVE, BORIS KARLOFF,Mae Clarke.
HORROR
Un film-prototipo,buono per essere analizzato, citato, rifatto e ripetuto : indubbiamente, la rilettura che James Whale dette del romanzo della Shelley è, per molti versi, la versione definitiva su celluloide della tragedia orrorifica del barone von Frankenstein e della sua Creatura.A livello scenico, un capolavoro,fatto di luci e ombre, con la "traccia" delle fattezze dell'infelice e assassina Creatura modellate sul volto di un grande Boris Karloff, il quale assembla pieta', orrore, malvagita' e disperazione nel "figlio" rinato, e poi respinto dal padre-scienziato.Da antologia tante scene, su tutte quelle del vagare della Creatura che porta con se'distruzione e morte, ma non puo'fare altrimenti.E peccato, perchè così com' è sa di imposizione dalla produzione, per quella "chiusa" con il vecchio barone che sgrida affettuosamente le servette della tenuta, che pare un'estrapolazione dalla serie "Sissi l'imperatrice". Ma in questo "Frankenstein" è evidente la mano di un grande regista, che ha lasciato un segno indelebile nella cinematografia mondiale.
DI JAMES WHALE
Con COLIN CLIVE, BORIS KARLOFF,Mae Clarke.
HORROR
Un film-prototipo,buono per essere analizzato, citato, rifatto e ripetuto : indubbiamente, la rilettura che James Whale dette del romanzo della Shelley è, per molti versi, la versione definitiva su celluloide della tragedia orrorifica del barone von Frankenstein e della sua Creatura.A livello scenico, un capolavoro,fatto di luci e ombre, con la "traccia" delle fattezze dell'infelice e assassina Creatura modellate sul volto di un grande Boris Karloff, il quale assembla pieta', orrore, malvagita' e disperazione nel "figlio" rinato, e poi respinto dal padre-scienziato.Da antologia tante scene, su tutte quelle del vagare della Creatura che porta con se'distruzione e morte, ma non puo'fare altrimenti.E peccato, perchè così com' è sa di imposizione dalla produzione, per quella "chiusa" con il vecchio barone che sgrida affettuosamente le servette della tenuta, che pare un'estrapolazione dalla serie "Sissi l'imperatrice". Ma in questo "Frankenstein" è evidente la mano di un grande regista, che ha lasciato un segno indelebile nella cinematografia mondiale.
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