domenica 3 marzo 2013


THE LAST STAND-L'ultima sfida (The last stand,USA 2013)
DI KIM JI-WOON
Con ARNOLD SCHWARZENEGGER, Jaimie Alexander,Forrest Whitaker,Rodrigo Del Toro.
AZIONE
Insieme funzionano ancora,come dimostrano gli ottimi risultati commerciali dei due "Expendables",e divisi rendono poco? Gli eroi vintage del cinema action,giunti in zona sessanta primavere (e oltre,in molti...),incoraggiati dal gran successo dei due titoli capeggiati da Sly Stallone si sono rimessi in carreggiata e hanno ricominciato a fare gli ammazzasette incuranti della decadenza fisica e del tempo che è passato:Bruce Willis è tornato per la quinta volta a impersonare John McClane,Stallone si è fatto dirigere da Walter Hill e Arnold Schwarzenegger si è appuntato una stella al petto e,sotto la regia del coreano Kim Ji-Woon,che ha conquistato elogi critici e attenzione internazionale con "Il buono,il matto,il cattivo" si fa sotto contro un narcotrafficante dai mezzi apparentemente infiniti in questo "The last stand".Però il botteghino non ha accolto entusiasticamente i tre film citati qui sopra,e chissà se i progetti messi in cantiere dai divi dell'esplosivo genere che tra regolamenti di conti all'ultimo sangue,una battutaccia e una miriade di salti via dalle deflagrazioni andranno in porto.Qua Schwarzie,tornato definitivamente al cinema,non lesina ironia,e questa è la cosa migliore,oltre ad una buona qualità della fotografia,di un film che per la prima metà viaggia monotonamente su inseguimenti in auto e forze miracolosamente in pugno al cattivo,che squaderna plotoni di sicari e mezzi fantascientifici (un braccio metallico che ruba dalla strada il cellulare sul quale stanno accompagnando in penitenziario il villain...,misteriose jeep che escono dal buio e triturano un posto di blocco a suon di colpi di mitra),poi va meglio.Perchè il confronto finale è molto western,esagerato,abbastanza sanguinario,ma non evita di sottolineare la non verde età del protagonista:invecchiato peggio dei colleghi (sarà stata la responsabilità politica?),l'austriaco divenuto americano tuttavia si conferma uomo di cinema esperto e scafato,e concede ai compagni di scena abbastanza spazio.La regia mette di suo qualche scena non banale (la sfida tra macchine nel campo di grano,il duello a mani quasi nude sul ponte al confine),ma non è uno tra i titoli interpretati dall'ex-Terminator di cui ci ricorderemo più a lungo.

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