martedì 12 marzo 2013


BATTLESHIP (Battleship,USA 2012)
DI PETER BERG
Con TAYLOR KITSCH,Alexander Sarsgaard,Liam Neeson,Rihanna.
FANTASCIENZA/AZIONE
Progettato per essere uno degli smash hits del 2012,"Battleship" si fonda sul celebre gioco della "battaglia navale",e infatti dietro c'è la casa produttrice Hasbro.Si immagina che degli alieni,chiamati in causa in buona fede dai terrestri,scelgano di inviare delle navi di strabiliante potenza distruttiva e sfidino,in mare aperto e in uno spazio circoscritto da una barriera tirata su dagli stessi extraterrestri conquistatori,alcune delle portaerei e dei cacciatorpedinieri più avanzate della Marina USA.Dopo aver subito il tremendo fuoco degli incursori venuti dal cosmo,i marinai si organizzano,guidati dal più alto in comando rimasto,il "maverick",la testa matta che all'inizio abbiamo visto inguaiarsi per conquistare una sventola bionda in un locale (è naturalmente la figlia dell'ammiraglio Liam Neeson,che cerca di andare in soccorso dei combattenti).Ecco,il film di Peter Berg è tutto sommato qui:certo,ci sono effetti speciali potenti,esplosioni e scontri sull'acqua,ma si galleggia sulla retorica patriottosa,a bandiere a stelle e strisce spiegate a pieno vento,frasi che cominciano e finiscono con "Signore!",personaggi che anche in una telefonata privata intercalano con "Affermativo!Chiudo!",e la trama ,per rimanere in tema,fa abbastanza acqua.Un pò di politicamente corretto,che non guasta,e quindi gli eroi possono essere anche la splendida bionda figlia del comandante,e un soldato nero e con protesi artificiali,da decorare in un finale entusiasticamente tronfio.Di Berg si era capito che sguazzava in zona ultrà-repubblicana,infatti qui una delle navi che danno filo da torcere al nemico venuto da lontano si chiama "Ronald Reagan",e se Neeson qui offre niente di più che una delle diverse marchette che ha collezionato,Kitsch l'anno scorso si è trovato in più grosse produzioni che dovevano lanciarlo come uno dei nuovi sex-symbol oppure una nuova star,ma non ne è andata bene una,e di Rihanna esordiente sul grande schermo non si capisce l'utilità,dato che offre una monoespressività pari solo alla bellezza del suo volto.Tendente al monotono e con qualche spacconata oltre l'inverosimile (la nave che getta le ancore e si mette per traverso,onde cannoneggiare al meglio lo scafo nemico),"Battleship" è uno dei kolossal più anonimi degli ultimi anni.

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