THE HORDE (La horde,F 2009)
DI BENJAMIN ROCHER,YANNICK DAHAN
Con ERIQ EBOUANEY,JO PRESTIA,JEAN PIERRE MARTINS,AURELIEN RECOING.
HORROR
Presentato al festival di Venezia qualche stagione fa.accolto positivamente dalla maggior parte dei recensori,soprattutto giovani,e da svariati cinefili,"La horde" (perchè quell'inutile articolo inglese nella versione distribuita italiana?Non era uguale,o anzi meglio lasciarlo in originale?) è un horror della nuova scuola francese,la quale non lesina effetti gore,spesso presenta personaggi e storie spietati,osa molto di più dell'analogo cinema nostrano,che trent'anni fa era tra i più visti e citati,e con budget molto ridotti,e punta su una visione quasi disperata,che raramente apre all'ottimismo nel finale.E' così anche per questo horror diretto a quattro mani,che vede poliziotti e criminali unirsi per necessità (come in "Distretto 13" di Carpenter,ma in versione più splatter) per far fronte ad un'orda,appunto,di zombie contagiati da un morbo misterioso e rapidissimo a rianimare i morti e dar loro una foga cannibale di una certa proporzione.Il film di Rocher e Dahan ha dalla sua il ritmo,la capacità di immergere lo spettatore quasi da subito nel vivo dell'azione,ma nelle scene più dettagliatamente orrorifiche,forse per sopperire ad una produzione relativamente scarsa di denari,monta immagini spesso confuse,che vorrebbero far aumentare il grado d'angoscia nello spettatore,ma più che altro rende difficile capire davvero quale dei personaggi (quasi tutti odiosi,per un motivo o un altro,salvo il poliziotto che ha anche la scena più memorabile,quella in cui fronteggia una torma di cadaveri famelici armato solo di due pistole e un machete) venga ucciso o sopravviva.Che ci siano sottotesti politico-sociali può darsi,ma in altri titoli del genere venivano resi meglio,e soprattutto misterioso l'accanirsi di una quantità di zombie in un singolo palazzo per dare la caccia a una manciata di appetibili vivi.Probabilmente un pò sopravvalutato,qua e là monotono,sufficientemente sporco e cattivo per impressionare qualcuno,può contare su una certezza:i suoi sono gli zombie più rumorosi e sbraitanti mai visti in un film.
DI BENJAMIN ROCHER,YANNICK DAHAN
Con ERIQ EBOUANEY,JO PRESTIA,JEAN PIERRE MARTINS,AURELIEN RECOING.
HORROR
Presentato al festival di Venezia qualche stagione fa.accolto positivamente dalla maggior parte dei recensori,soprattutto giovani,e da svariati cinefili,"La horde" (perchè quell'inutile articolo inglese nella versione distribuita italiana?Non era uguale,o anzi meglio lasciarlo in originale?) è un horror della nuova scuola francese,la quale non lesina effetti gore,spesso presenta personaggi e storie spietati,osa molto di più dell'analogo cinema nostrano,che trent'anni fa era tra i più visti e citati,e con budget molto ridotti,e punta su una visione quasi disperata,che raramente apre all'ottimismo nel finale.E' così anche per questo horror diretto a quattro mani,che vede poliziotti e criminali unirsi per necessità (come in "Distretto 13" di Carpenter,ma in versione più splatter) per far fronte ad un'orda,appunto,di zombie contagiati da un morbo misterioso e rapidissimo a rianimare i morti e dar loro una foga cannibale di una certa proporzione.Il film di Rocher e Dahan ha dalla sua il ritmo,la capacità di immergere lo spettatore quasi da subito nel vivo dell'azione,ma nelle scene più dettagliatamente orrorifiche,forse per sopperire ad una produzione relativamente scarsa di denari,monta immagini spesso confuse,che vorrebbero far aumentare il grado d'angoscia nello spettatore,ma più che altro rende difficile capire davvero quale dei personaggi (quasi tutti odiosi,per un motivo o un altro,salvo il poliziotto che ha anche la scena più memorabile,quella in cui fronteggia una torma di cadaveri famelici armato solo di due pistole e un machete) venga ucciso o sopravviva.Che ci siano sottotesti politico-sociali può darsi,ma in altri titoli del genere venivano resi meglio,e soprattutto misterioso l'accanirsi di una quantità di zombie in un singolo palazzo per dare la caccia a una manciata di appetibili vivi.Probabilmente un pò sopravvalutato,qua e là monotono,sufficientemente sporco e cattivo per impressionare qualcuno,può contare su una certezza:i suoi sono gli zombie più rumorosi e sbraitanti mai visti in un film.
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