VIVA ZAPATA! ( Viva Zapata!, USA 1952)
DI ELIA KAZAN
Con MARLON BRANDO, Jean Peters, Anthony Quinn, Henry Silva.
DRAMMATICO
Dopo l'esordio in "Uomini-Il mio corpo ti appartiene" , si può dire che le radici del mito di Marlon Brando nascano con questo film che vide l'incontro con uno dei registi più importanti con cui il divo di "Queimada" abbia lavorato, Elia Kazan: la storia dell'eroe leggendario della rivoluzione messicana , Emiliano Zapata, diviene un apologo sul senso di una rivolta e del successivo cambio di potere.I nfatti,anni prima di come capiterà ad altri due personaggi-simbolo di un'altra rèvolucion, Ernesto e Fidel, il combattente indomito e il più atto alla politica si dividono, essendo incapace il primo di svestire i panni del guerrillero e di rischiare di trovarsi nel ruolo di quelli contro i quali si è battuto. Cast di ottimo livello, con un Brando sanguigno e carismatico, in un Messico nel suo periodo storico più importante degli ultimi duecento anni; bellissima la sequenza finale, con la trappola mortale tesa all'eroe di cui il sottoscritto si onora di portare il nome, e i peones , di fronte al cadavere straziato si rifiutano di credere alla sua morte, un momento splendido , frutto di talenti come l'autore di "Fronte del porto"( sì, a parte le mancanze sul piano etico, è stato un gran regista) e Steinbeck alla sceneggiatura.
DI ELIA KAZAN
Con MARLON BRANDO, Jean Peters, Anthony Quinn, Henry Silva.
DRAMMATICO
Dopo l'esordio in "Uomini-Il mio corpo ti appartiene" , si può dire che le radici del mito di Marlon Brando nascano con questo film che vide l'incontro con uno dei registi più importanti con cui il divo di "Queimada" abbia lavorato, Elia Kazan: la storia dell'eroe leggendario della rivoluzione messicana , Emiliano Zapata, diviene un apologo sul senso di una rivolta e del successivo cambio di potere.I nfatti,anni prima di come capiterà ad altri due personaggi-simbolo di un'altra rèvolucion, Ernesto e Fidel, il combattente indomito e il più atto alla politica si dividono, essendo incapace il primo di svestire i panni del guerrillero e di rischiare di trovarsi nel ruolo di quelli contro i quali si è battuto. Cast di ottimo livello, con un Brando sanguigno e carismatico, in un Messico nel suo periodo storico più importante degli ultimi duecento anni; bellissima la sequenza finale, con la trappola mortale tesa all'eroe di cui il sottoscritto si onora di portare il nome, e i peones , di fronte al cadavere straziato si rifiutano di credere alla sua morte, un momento splendido , frutto di talenti come l'autore di "Fronte del porto"( sì, a parte le mancanze sul piano etico, è stato un gran regista) e Steinbeck alla sceneggiatura.
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