LA SOLITUDINE DEI NUMERI PRIMI(I/F/D,2010)
DI SAVERIO COSTANZO
Con ALBA ROHRWACHER,LUCA MARINELLI,Isabella Rossellini,Maurizio Donadoni.
DRAMMATICO
DI SAVERIO COSTANZO
Con ALBA ROHRWACHER,LUCA MARINELLI,Isabella Rossellini,Maurizio Donadoni.
DRAMMATICO
Best-seller recentissimo,"La solitudine dei numeri primi" si è tradotto molto presto in film per la forte risposta commerciale avuta presso il pubblico di un paese in cui si continua a dire che si legge troppo poco (eppure ci sono segnali di miglioramento,a mio giudizio):terza prova registica di Saverio Costanzo,che aveva impressionato molto la critica con "Private",nel 2004,per poi lasciare qualche perplessità con il successivo "In memoria di me",due anni dopo, il film tratto dal romanzo di Paolo Giordano si annuncia,a detta dello stesso regista,come un "horror dell'anima".Introdotto dalle note ricorrenti della colonna sonora de "L'uccello dalle piume di cristallo" di Ennio Morricone,e non dei Goblin,come riportato erroneamente invece su quasi tutti i giornali (ma che livello basso di conoscenza,care penne autorevoli...),il racconto di due sensibilità pronunciate e ferite in modo atroce da avversità improvvise,in parte da loro stessi causate,in parte avvenute quasi per una coercizione del Caso,si sviluppa lungo venticinque anni,portando i due ragazzi protagonisti ad avvicinarsi,allontanarsi ed infine cercare una forma di pacificazione nella salvifica forza di un Amore caritatevole e forse disposto a lenire il loro dolore. Diretto con buona mano da Costanzo,che dà un tono cupo ma non oppressivo alla storia,con ottime intuizioni musicali e visive, "La solitudine dei numeri primi" parla dei ruoli male interpretati di genitori esigenti oltre misura,di figli capaci intellettualmente e fisicamente ma talmente vessati fin dalla nascita da rigettare ogni possibilità loro data e non trovare pace nè empatia in quasi alcuno,e dello sbandamento tipico delle fasi delicate dell'adolescenza con livida schiettezza e una lucidità d'analisi rara.Qualche passaggio temporale di sceneggiatura è leggermente forzato,ma sia le belle interpretazioni di un cast assai dedito e in parte,che le atmosfere spinose e mai in cerca dell'alibi della lacrima facile valorizzano un film denso,composto della fragilità e della forza delle sensazioni,che non rinuncia,anche in un'alba spettrale,in un silenzio di ricordi sconvolgenti e ricerca di una pacificazione interiore difficile,a cercare,anche in un naso che cola lacrime di pena e ricerca d'amore,una scintilla di vita.
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