THE WORDS (The words,USA 2012)
DI BRIAN KLUGMAN e LEE STERNTHAL
con BRADLEY COOPER,Zoe Saldana,Dennis Quaid,Jeremy Irons.
DRAMMATICO
Lo spunto era interessante,un intreccio tra realtà e finzione,o meglio,tra fatti e racconto,tra verità e versione romanzata della stessa,giocato su più piani narrativi,in cui si è portati ad addentrarsi in ognuna delle storie narrate:se la formula riesce,si può arrivare alti con un'architettura del genere,ma non è facile,e se qualcosa va storto,a sgonfiarsi,l'intera costruzione ci mette poco."The words" è la storia di due scrittori,uno di successo e navigato che racconta un romanzo di propria creazione,a proposito di un "collega" che,venuto in possesso per caso di un manoscritto ne fa il proprio romanzo d'esordio,e trova un insperato successo che porta la sua vita a nuova luce,salvo essere raggiunto da colui che scrisse tali pagine e vedere ogni cosa realizzata messa in crisi dai sensi di colpa.Diretto da due registi esordienti,il film sta a metà tra il thriller e il melò puro,anche troppo:per quanto riguarda il primo genere,lascia insolute troppe cose e troppi interrogativi,compreso un finale tronco che,va bene essere a volte motivo in più di fascino misterioso,ma si rimane più perplessi che altro.Mentre sul cotè sentimentale ci si abbandona fin troppo ad un'atmosfera patinata,con citazione della scena del tram del "Dottor Zivago",pure,che in qualche momento diventa stucchevole.Corredato da un cast di attori altrove più convincenti,il film è vedibile,ma si perde in troppi discorsi senza arrivare mai al punto.Il che,anche letterariamente parlando,non è un bene.
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