IL CASO PARADINE (The Paradine case,USA 1947)
DI ALFRED HITCHCOCK
Con GREGORY PECK,Alida Valli,Charles Laughton,Louis Jourdan.
GIALLO
E' piuttosto conosciuto,ma non è tra i film più amati dai fans di Alfred Hitchcock,e dai cinefili in genere.Giallo che ha la struttura di un noir,con una figura femminile al centro di un intrigo e di un processo per omicidio,"Il caso Paradine" vide esordire nel cinema USA Alida Valli,che nei titoli viene chiamata "Valli",come accadde a Anna Maria Pierangeli,che appunto venne ribattezzata "Pier Angeli",e anche Louis Jourdan:nella vicenda di un avvocato stimato che accetta di difendere una bellissima vedova di un ufficiale non vedente,morto avvelenato,che viene accusata del delitto,e fatalmente si lascia andare a un innamoramento per la donna,venendo meno alle attenzioni per la giovane moglie,c'è,è vero,la trama "gialla",ma è anche un film più sentimentale del solito per le corde di Hitch.Che,pare,avesse scelto di girarlo più per doveri contrattuali che per reale convinzione circa la bontà della storia,e da qui forse la disaffezione dei suoi seguaci verso la pellicola.Però,a parte un finale moralistico un pò posticcio,il racconto è al solito ben svolto,l'ambiguità dei personaggi principali regge fino in fondo,e la passione sofferta del protagonista verso la bella signora sotto accusa è narrata senza sbavature.Se la Valli era un'apparizione sensuale e di un fascino quasi imperioso,Peck impersona il legale colpito nei sentimenti con partecipazione,mostrando più di un lato vulnerabile,nonostante l'appeal del personaggio nella sua facciata ufficiale.E si arriva al colpo di scena chiarificatore,sferrato in maniera sorprendente,seguendo volentieri il passo del regista di "Rebecca".
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