STAR TREK-Into darkness
(Star Trek Into Darkness,USA 2013)
DI J.J.ABRAMS
Con CHRIS PINE,ZACHARY QUINTO,Benedict Cumberbatch,Zoe Saldana.
FANTASCIENZA
Dopo aver ripreso quota con il reboot firmato J.J.Abrams,l'astronave "Enterprise" affronta un nuovo capitolo,in cui Kirk,Spock e compagni devono battersi con un nuovo nemico (ma non è detto che sia proprio un personaggio mai esistito....),con la possibilità dell'annullamento della loro flotta,e di un'escalation terroristica che potrebbe fare migliaia di morti sulla Terra.Si comincia con una corsa forsennata contro il tempo,su un pianeta minacciato da un vulcano potentissimo,ove Kirk e soci contravvengono agli ordini e per salvare la popolazione,che neanche è loro amichevole,mutano il corso delle cose,con Spock che riesce a fermare il corso dell'eruzione,si prosegue l'avventura nello spazio,giocandosi tutto,a un certo punto,dovendo fare strane alleanze per sopravvivere con quello che fino a poco prima figura come il nemico assoluto,per poi tornare tale dopo aver risolto uno dei grossi problemi che rischiano di distruggere la missione e le vite dell'equipaggio dell'Enterprise.Il numero due del nuovo corso della saga creata da Gene Roddenberry ha i numeri del kolossal,un gran battage pubblicitario (la rivista Empire gli ha dedicato praticamente metà del numero di Maggio),anche se è vero che al cinema questa saga ha avuto molta fortuna in USA e meno da noi:chiamato a proseguire il cammino anche di "Star Wars",Abrams è considerato una fusione tra Lucas e Spielberg,anche se pur riconoscendogli una certa abilità visiva,e quel senso di meraviglia che è alla base del cinema di questi due grandi maestri moderni (e i derivati,come sappiamo,sono tanti,da Zemeckis in poi...),gli manca una certa poetica essenziale nei film dei due nomi citati.C'è molto spettacolo,c'è la concreta traccia di uno che conosce a fondo la materia che rielabora,uno stile visivo di innegabile forza,ma rispetto all'episodio precedente,nonostante l'attenzione alla definizione della psicologia dei personaggi,si è perso qualcosa:il film non emoziona abbastanza,la trama sembra viaggiare lungo binari preordinati in cui ci si aspetta più o meno esattamente quel che succederà,compresi quel che dovrebbero essere i colpi di scena.E ancora una volta si ha la prova che (lo si è visto anche ne "L'uomo d'acciaio",tanto per dirne uno) che la cinematografia spettacolar-catastrofica americana replica visioni post-11 Settembre in ogni momento di non ritorno delle storie,con grattacieli che crollano impietosamente,vittime a centinaia e l'ordinario,veloce tran-tran delle metropoli sconvolto da un avvenimento sciagurato,opera di menti distorte e progetti di abbattimento dell'ordine costituito.
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