LONE SURVIVOR (Lone survivor,USA 2013)
DI PETER BERG
Con MARK WAHLBERG,Taylor Kitsch,Emile Hirsch,Ben Foster.
GUERRA
Qua da noi,e fuori dagli Stati Uniti in generale,ha avuto un riscontro non esaltante,ma in patria "Lone survivor",ispirato ad una vera azione di guerra del 2005,che vide un commando di Navy Seals americani,in Afghanistan,cercare di abbattere un leader talebano e invece ritrovarsi in territorio nemico,con la missione andata a monte e circondati di guerriglieri nemici,è stato un grande successo.Che Peter Berg sia un regista connotato ideologicamente a destra,così come lo è sempre stato John Milius (ma era più anarcoide),ormai l'hanno capito anche i sassi:è vero anche,però,che l'ex-attore sa il fatto suo nel girare le scene d'azione,e sa sviluppare una suspence come pochi altri."Lone survivor" è un'opera di propaganda a stelle e strisce,colma di testosterone e retorica reaganian-bushiana,in cui gli Stati Uniti sono l'Impero del Bene e della Libertà,e questo gli gioca a sfavore,decisamente:tuttavia,difficile negare che lo spettatore non venga coinvolto nella lunga sequenza,da metà pellicola in poi,dello scontro con i talebani nella foresta,e nella disperata lotta dei quattro soldati per sopravvivere e non essere sopraffatta.E c'è da dire che Berg sottolinea che gli estremisti ci siano tra i soldati americani (e infatti il punto di vista del protagonista,Mark Wahlberg,è meno spietato di alcuni commilitoni) e tra gli afghani,ci sono anche oppositori degli integralisti.Difficile avere a che fare con un film come questo:perchè viene da deprecare la dimensione reazionaria della cornice e apprezzare sia la buona qualità delle sequenze d'azione,che il messaggio di solidarietà tra esseri umani di diversa provenienza,contro l'orrore della violenza al servizio dell'ideologia fatta di assoluti.Come quell'abbraccio tra uomo e bambino in sottofinale,e il ringraziamento del soldato ai suoi salvatori,toccante e commovente,che stride con l'inzuppata di rassicurazioni sulla macchina da guerra americana protettrice dei suoi pargoli in uniforme e del mondo libero.Nel cast,buone le interpretazioni degli attori principali,cinque tra i volti sotto i quarantacinque anni più interessanti del cinema USA di oggi,e nota di merito in più per Mark Wahlberg che,film dopo film,ha mostrato grosse capacità di miglioramento.