martedì 20 maggio 2014


UNA STORIA SEMPLICE (I,1991)
DI EMIDIO GRECO
Con RICKY TOGNAZZI,GIAN MARIA VOLONTE',MASSIMO GHINI,ENNIO FANTASTICHINI.
GIALLO
Da Leonardo Sciascia,uno dei tentativi di ripristinare la stagione del cinema impegnato in Italia,che comunque nella prima metà degli anni Novanta,ad onor del vero,lanciò numerosi lungometraggi,che purtroppo non incontrarono fortune commerciali.Sceneggiato da Andrea Barbato,grande giornalista che oggi viene citato troppo poco,assieme al regista Emidio Greco,"Una storia semplice" narra un intrigo di delitti in Sicilia,apparentemente scollegati,che solo nelle ultimissime immagini troveranno scioglimento,per lo spettatore.Greco,purtroppo,non imprime respiro al racconto,dirige diligentemente gli attori,e mostra di avere più sicurezza come sceneggiatore che come regista.Con un cast di prim'ordine,che raduna Gian Maria Volontè,all'epoca con già pesanti problemi di salute,Massimo Ghini,Massimo Dapporto,Ricky Tognazzi,Ennio Fantastichini,Omero Antonutti,Macha Meril,un giallo interessante ,che presenta vari elementi che avrebbero meritato altro sviluppo,vedi il duello tra le scrivanie,ma il tutto è realizzato con un piglio paratelevisivo (che comunque,in quegli anni,sembrava andare per la maggiore soprattutto da noi) che ne riduce non poco le possibilità di restare nella memoria del pubblico. Pessimista lucido e sapido,Sciascia seppe raccontare la "sicilianizzazione" d'Italia come forse nessun altro,la complessità di un mondo in cui dietro la superficie delle cose c'è un'altra dimensione inafferrabile come il volo di un rapace e intricata come un groviglio di rovi.Meriterebbe una rilettura con altri volti,altri registi e magari rifacimenti,per i più giovani, che i produttori però dovrebbero avere il coraggio di mettere insieme:potrebbe essere un'idea valida.

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