FAHRENHEIT 451 (Fahrenheit 451,GB 1966)
DI FRANCOIS TRUFFAUT
Con OSKAR WERNER,JULIE CHRISTIE,Cyril Cusack,Anton Driffing.
FANTASCIENZA
Il romanzo di Ray Bradbury,pubblicato per la prima volta su "Playboy",a puntate,è uno dei grandi testi di fantascienza del Ventesimo Secolo:il pericolo di una disinformazione programmatica,dell'uccisione dell'ambizione alla Cultura nell'uomo qualunque,per gestire meglio il Potere e obbligare la gente a non porsi questioni,la distruzione sistematica di ogni parola scritta per azzerare qualsiasi possibilità che la scintilla della consapevolezza possa partire,sono tutte cose inoculate da quel capo d'opera scritto dall'autore di "Cronache marziane",con l'idea geniale di pompieri che appiccano il fuoco,in qualità di agenti di pubblica sicurezza.Finchè all'ordinario esecutore Montag non sorge qualche dubbio,e,cominciando a leggere un libro salvato dal rogo,sente crescere una fame di conoscenza inedita,che deve soddisfare a scapito di lavoro e esistenza,nonostante l'ottusità della moglie e la protervia dei superiori.Pare che tra Francois Truffaut e Oskar Werner vennero fuori dissensi che resero una continua tensione le riprese del film,ma non si avverte,data la fluidità del racconto,e la sapienza di una sceneggiatura che,pur narrando temi importanti,li riveste con l'intelaiatura di una fantascienza "possibile",concedendo il minimo possibile agli effetti speciali.Nella corsa verso un esilio che diviene unico metodo di sopravvivenza dall'opprimente logica "senza pensieri" della società in cui è ambientata questa storia,il film si chiude su una nota poetica,i libri classici tramandati di persona in persona,a memoria,come un lascito per far sopravvivere le cose più nobili create dall'Uomo.Se Werner è un efficace Montag,non è da meno l'affascinante Julie Christie nel doppio ruolo della moglie-pedina del Sistema e della ragazza che contribuirà al risveglio della coscienza del protagonista.Per molti,non il miglior lavoro di Truffaut.ma è un lungometraggio di fantascienza di notevole spessore,che ancora oggi lascia stimolo alla riflessione e risulta più calibrato e intenso di titoli più recenti.
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