mercoledì 13 febbraio 2013



HABEMUS PAPAM
(I,2011)
DI NANNI MORETTI
Con MICHEL PICCOLI,NANNI MORETTI,Renato Scarpa,Jerzy Stuhr.
DRAMMATICO
Nei giorni delle dimissioni di papa Benedetto XVI è fin troppo facile riconoscere a Nanni Moretti un certo talento profetico,ma l'autore de "Il caimano",da intelligente osservatore della società,ha voluto realizzare,in una fase in cui la Chiesa sta conoscendo un oggettivo periodo di crisi (istituzionale,politica,organica) un lavoro che si interroga sul quanto,come ogni istituzione,sia lontana dal sentire comune o meno.Il cardinale Melville viene eletto papa,ed entra sorprendentemente in confusione,fugge addirittura dalla sede vaticana,e prova a mescolarsi tra la gente comune,mentre lo psicanalista che era stato chiamato per cercare di aiutarlo a controllarne i tentennamenti,da dentro le mura leonine,si inoltra tra i cardinali chiamati all'elezione,e li fa tornare ragazzi facendoli giocare a pallavolo,riportandoli a una dimensione ludica e via dalla pesantezza della responsabilità,anche storica."Habemus papam",rispetto ad altri film di Moretti,è un film meno emotivo e più di testa,anche se l'autore è da considerarsi da sempre come uno dei migliori intellettuali della sua generazione cinematografica:pone questioni non semplici,a livello morale e umanista,che possono indurre ad un approccio più morbido alle questioni clericali anche uno spettatore che poco abbia a che fare con quel mondo,o ne sia distante per volontà espressa e sostenuta.Da applauso un Michel Piccoli umanissimo nei suoi timori e nello sguardo curioso verso un mondo di cose quotidiane che non gli appartiene da troppo,e il finale,che non è per niente conciliante,congeda lo spettatore formulandogli altre domande,smuovendo onestamente coscienze e opinioni personali senza facilitarlo a  tenere una posizione netta.

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