FLIGHT (Flight,USA 2012)
DI ROBERT ZEMECKIS
Con DENZEL WASHINGTON, Kelly Reilly,Don Cheadle,Bruce Greenwood.
DRAMMATICO
Dopo anni di altro cinema,con lungometraggi in cui sperimentava nuove forme di animazione,facendo recitare a famose star personaggi che le avrebbero riproposte graficamente,con le loro voci,Robert Zemeckis ritorna a un film con attori in carne e ossa (l'ultimo era stato "Cast away",nel 2000),che si intitola "Flight",ha una colonna sonora di alto livello,composta da alcune tra le più belle canzoni uscite negli ultimi quarant'anni,ma che riguarda il volare fino a un certo punto.Perchè l'incidente aereo,che è catalizzatore della vicenda,riguarda i primi venti minuti,è di una devastante verosimiglianza per quanto riguarda gli effetti,è raccontato in maniera da fare inquietare violentemente lo spettatore (era stato bravo anche in "Cast away",a ricostruire un disastro con velivolo),ma il film è la storia sulla dipendenza,da alcool,droghe e tutto quello che risponde ai vuoti e ai demoni che possono incrinare l'interiorità di una persona.Nell'atteggiamento di Whip,il pilota protagonista che compie una manovra al limite dell'incredibile per cercare di ridurre le proporzioni della sciagura (volta a testa in giù il jet che sta conducendo mentre precipita per tenerlo più orizzontale rispetto al terreno),ma regolarmente si getta via in bottiglie scolate e cocktail improvvisati,c'è una totale mancanza di riguardo per se stesso e la propria vita,che drammaticamente sa di vero.Una splendida interpretazione di Denzel Washington,che senza strafare porta in scena la rotta verso lo sfacelo di un personaggio corroso dalla negatività,dalla debolezza verso se stesso,dall'incapacità di saper sopprimere la tendenza a distruggersi,e un buon corollario di bravi attori intorno,in un quadro che sembra ammantato di scetticismo sostanziale,perchè quasi ogni personaggio agisce per interessi personali,e approda a un riscatto,a un aggrapparsi alla coscienza,quando tutto sembra perso,che imprime al film una serietà d'intenti non da poco.
DI ROBERT ZEMECKIS
Con DENZEL WASHINGTON, Kelly Reilly,Don Cheadle,Bruce Greenwood.
DRAMMATICO
Dopo anni di altro cinema,con lungometraggi in cui sperimentava nuove forme di animazione,facendo recitare a famose star personaggi che le avrebbero riproposte graficamente,con le loro voci,Robert Zemeckis ritorna a un film con attori in carne e ossa (l'ultimo era stato "Cast away",nel 2000),che si intitola "Flight",ha una colonna sonora di alto livello,composta da alcune tra le più belle canzoni uscite negli ultimi quarant'anni,ma che riguarda il volare fino a un certo punto.Perchè l'incidente aereo,che è catalizzatore della vicenda,riguarda i primi venti minuti,è di una devastante verosimiglianza per quanto riguarda gli effetti,è raccontato in maniera da fare inquietare violentemente lo spettatore (era stato bravo anche in "Cast away",a ricostruire un disastro con velivolo),ma il film è la storia sulla dipendenza,da alcool,droghe e tutto quello che risponde ai vuoti e ai demoni che possono incrinare l'interiorità di una persona.Nell'atteggiamento di Whip,il pilota protagonista che compie una manovra al limite dell'incredibile per cercare di ridurre le proporzioni della sciagura (volta a testa in giù il jet che sta conducendo mentre precipita per tenerlo più orizzontale rispetto al terreno),ma regolarmente si getta via in bottiglie scolate e cocktail improvvisati,c'è una totale mancanza di riguardo per se stesso e la propria vita,che drammaticamente sa di vero.Una splendida interpretazione di Denzel Washington,che senza strafare porta in scena la rotta verso lo sfacelo di un personaggio corroso dalla negatività,dalla debolezza verso se stesso,dall'incapacità di saper sopprimere la tendenza a distruggersi,e un buon corollario di bravi attori intorno,in un quadro che sembra ammantato di scetticismo sostanziale,perchè quasi ogni personaggio agisce per interessi personali,e approda a un riscatto,a un aggrapparsi alla coscienza,quando tutto sembra perso,che imprime al film una serietà d'intenti non da poco.
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