THRILLING (I,1965)
DI ETTORE SCOLA,GIAN LUIGI POLIDORO,CARLO LIZZANI
Con NINO MANFREDI,ALBERTO SORDI,WALTER CHIARI,SYLVA KOSCINA.
Nel primo episodio,Nino Manfredi viene salvato dall'annegamento ma accusa la moglie di tramare per mandarlo al Creatore,a più riprese;nel secondo,Walter Chiari ha debiti a destra e a manca e per ravvivare il rapporto con la moglie si veste da criminale in stile "Diabolik";nel terzo,Alberto Sordi raccoglie un autostoppista poco rassicurante,e per sfuggirgli si rifugia in un casolare abitato da una strana e ancor più inquietante famiglia... Film a episodi come questo,tra fine anni Cinquanta e metà anni Settanta,ne sono stati fatti a iosa,coinvolgendo registi d'ogni caratura e attori di varia fama,per la gioia di soggettisti e sceneggiatori che magari trovavano il modo di far vedere la luce dei proiettori a trame che non avevano il respiro di un lungometraggio,ma erano tuttavia spendibili in prodotti e progetti atti a portare il pubblico nelle sale.Di questo,che ironizza sul cinema di suspence,il primo episodio è annacquato,nonostante un discreto Manfredi impegnato a risultare petulante,neanche il finale tragicomico lo rende incisivo,quello centrale,piuttosto breve,con Chiari,è abbastanza inutile e corrivo.Discorso a parte per l'episodio conclusivo,diretto da un Lizzani in vena di leggerezza,ma anche di sottile crudeltà,in cui un cialtrone,guidatore della domenica,impersonato con abile stolidità da Alberto Sordi,finisce,poveraccio,nelle grinfie di una famiglia di psicopatici,anticipando il disegno maligno che porterà il pittore Lino Capolicchio nelle fauci di chi uccide gli abitanti di un paesello in "La casa dalle finestre che ridono".C'è la vis comica sordiana,ma emerge anche una dimensione vagamente inquietante che aumenta il valore del segmento,di gran lunga superiore al livello d'insieme delle altre frazioni della pellicola.
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