sabato 22 febbraio 2014


LAST VEGAS (Last Vegas,USA 2013)
DI JOHN TURTELTAUB
Con MICHAEL DOUGLAS,ROBERT DE NIRO,MORGAN FREEMAN,KEVIN KLINE.
COMMEDIA
Per l'addio al celibato di quello più mondano del gruppo,quattro amici alle soglie della settantina,uniti dall'infanzia,si concedono un fine settimana a Las Vegas,in cui problemi di salute,vecchie ruggini e malesseri dovrebbero essere cancellati per qualche giorno:c'è quello che è "autorizzato" dalla moglie a darsi alle follie,con profilattico in dono annesso,c'è uno che è malato di cuore e non dovrebbe sdarsi,con figlio ansiosissimo che lo controlla,c'è uno che è vedovo da poco e con il promesso "sposino" ha un pò di attriti,perchè è rimasto deluso.In tre giorni ci sarà tempo di vivere qualche avventura,e di confrontarsi per provare a rinsaldare la vecchia amicizia.Per certi versi è toccante vedere i grandi nomi che tra i Settanta e i tardi anni Novanta hanno fatto saltare il banco al box-office,continuano a sgomitare,e fare gruppo,illuminando i casting di accoppiate,e a volte,come in questo caso,veri e propri gruppi di star un tempo impensabili o quasi,insieme in cartellone.Però il tempo scorre,c'è poco da fare,e magari un copione non imprescindibile non aiuta,anche se la classe dei grandi interpreti,abbinata alla sicurezza del mestiere,può ovviare a tante imperfezioni.Certo,John Turteltaub,che comunque può vantare diversi titoli dai buoni incassi,è un "professional" affidabile per gli studios,un regista senza grande personalità,però abituato a lavorare con le star che solitamente conduce in porto,senza grandi impennate,le operazioni che gli vengono affidate:ecco,tutto sommato "Last Vegas" è una commediola non irresistibile,qua e là gradevole,ma gli manca un minimo morso di cattiveria,di sarcasmo,che sarebbero stati invece efficaci.E invece,soprattutto verso il finale,le spruzzate di melassoso buonismo non mancano di certo:nel cast,serviti così così Freeman e Kline,in sostanza nei ruoli "laterali",e se a De Niro tocca la parte del sentimentale della banda,è Douglas il vero protagonista della storia,con un personaggio meno superficiale di come voglia apparire.Tra i quattro leoni,però,quella che ne esce meglio è la signora Mary Steenburgen,che presta  un misto di disincanto e serenità alla sua cantante di club regolarmente vuoto,che la fa brillare e risultare migliore del film stesso.

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