domenica 29 settembre 2013


RUSH (Rush,USA 2013)
DI RON HOWARD
Con DANIEL BRUHL,CHRIS HEMSWORTH,Olivia Wilde,Pierfrancesco Favino.
DRAMMATICO
Il duello tra due giganti di uno sport diviene anche un confronto tra due persone per molti versi antitetiche:Niki Lauda il cerebrale,stratega,fisicamente ordinario,metodico e dotato di una volontà tenace fino quasi alla protervia,James Hunt l'irruento,belloccio,scapestrato e tutto proiettato all'attacco,nel 1976 si giocarono il Mondiale di Formula 1,nel quale accadde il tremendo incidente occorso al pilota austriaco,che lo sfigurò,ma dopo soli quaranta giorni lo fece tornare in pista per battersi e non abbandonare la gara.Ron Howard,con un progetto low-cost per i canoni hollywoodiani,realizza un film su uno scontro sportivo,ma anche un parallelo tra due modi d'essere,tra due mondi paralleli,su due talenti grandi e personalità lontane nel modo di vivere la loro condizione di "speciali":in più,c'è uno sfondo di come la metà degli anni Settanta apparivano che,a livello di costumi,ambientazione e ambienti,è praticamente perfetto.Il dramma di Lauda,che dà una prova di carattere d'acciaio,sfidando anche se stesso a riprendersi da trauma e ferite per obbligarsi a rimettersi sull'auto e riprendere l'agguerrita lotta con il rivale,con il quale,tuttavia,si sviluppa un rapporto non detto di stima reciproca e di fascinazione per un tipo così diverso da sè.Bruhl tratteggia un Lauda ostinato,schivo,quasi a disagio come personaggio pubblico e Hemsworth,uscito dai panni semidivini di Thor,fornisce una prova ruvida come la versione di James Hunt che viene narrata,e se la Wilde è sempre un gran bel vedere anche in versione bionda,Favino aggiunge un'altra partecipazione illustre alla sua notevole carriera:Howard sta attento a realizzare un'opera coinvolgente,ma mai ricattatoria,neanche nelle scene in ospedale in cui Lauda viene curato,abbondando in umanità,senza eccedere in pathos,e dosando al massimo le scene su pista,un pò come succedeva nel primo "Rocky",facendo in sostanza uno dei migliori titoli di una carriera da autore solido e stimato sia dal pubblico che dalla critica,che difficilmente ha deluso.Potrebbe essere uno dei film pluricandidati agli Oscar nella prossima edizione,ha tutte le caratteristiche.

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