DRACULA 3D (I/ES,2012)
DI DARIO ARGENTO
Con THOMAS KRETSCHMANN,Marta Gastini,Rutger Hauer,Asia Argento.
HORROR
Quando venne annunciato questo nuovo progetto di Dario Argento,appena prima che venisse maldestramente distribuito "Giallo",che avrebbe dovuto rappresentare il ritorno al thriller classico,e invece era stato,puntualmente,un altro passo falso della carriera del cineasta di "Suspiria",il regista dapprima negò che avesse messo in cantiere una rilettura di un mito dell'orrore come "Dracula".E' vero che il principe dei vampiri,pur nell'overdose di riproposizione dei succhiasangue dell'ultimo decennio,ha sempre un altro passo,ma di fatto,dopo la versione coppoliana,che ha i suoi estimatori e i suoi detrattori,non sono più uscite versioni di serie A dell'epopea tenebrosa del conte non-morto.Va detto,tanto per essere chiari,che rispetto a "La terza madre" e "Giallo",appunto,ma forse anche riguardo a "Il cartaio",che questa versione tridimensionale del personaggio di Bram Stoker ha un minimo di occhio per scenografie (curate da Antonello Geleng,che ha lavorato a qualche progetto dell'horror italiano più feroce,quello degli anni Settanta),fotografia,allestimento,la colonna sonora,che anticamente era tra i punti di forza del cinema argentiano,è fatta di troppi rimandi ai B-movie classici.Il livello della recitazione,ma sono cose risapute in zona Argento,non è esattamente splendido,e sia Kretschmann (che però è un pò troppo compassato,da sembrare quasi un cattivo di 007 dell'era Roger Moore) che Hauer,quando giunge in scena a due terzi di narrazione,fanno un figurone:l'impressione sostanziale,oltre il numero questa volta piuttosto alto di delitti in scena (una ventina,più o meno) e qualche impennata da grand-guignol puro,come la scena del massacro nell'osteria,con cinque omicidi in poco più di due minuti di proiezione,è che siamo alle prese con un'opera meno brutta di quanto paventato,ma di sostanziale inutilità nel percorso del regista.Qualche libertà presa rispetto all'originale del romanzo,un'ambientazione in terra germanica,ma con nomi talvolta appartenenti canonicamente all'Est europeo,e un finale con pallottole d'argento,che parzialmente svia dal classico relativo al Principe della Notte.In un'intervista recente Dario Argento ha parlato di un ritorno ad un thriller ambientato nella cronaca nera di oggi,ma speriamo che questa volta possa essere davvero un ritorno a un livello perlomeno discreto.Non si sa mai...
Nessun commento:
Posta un commento