mercoledì 29 agosto 2012


IL CITTADINO SI RIBELLA (I,1974)
DI ENZO G.CASTELLARI
Con FRANCO NERO,Giancarlo Prete,Barbara Bach,Renzo Palmer.
AZIONE/DRAMMATICO
Tra "Polizie impotenti",e "gente che vuole Giustizia" (un pò taglionesca,c'è da dire...),c'è posto anche per "Il cittadino si ribella" nel B-Movie anni 70 che oggi ha fior di rivalutatori:il genere alla fine ha colpito nel segno,ci sono generazioni cresciute a suon di iniezioni televisive di azioni spericolate di Fabio Testi,Maurizio Merli,Luc Merenda e Giuliano Gemma e dei loro scontri con criminali spietati e particolarmente sanguinari e depravati. Anche Franco Nero è da considerarsi tra i portabandiera del genere,pure se,va detto,che spesso ha cercato di fare film migliori,non sempre riuscendoci.Nel film in questione,alle direttive dello scafato Enzo G.Castellari,comunque uno dei più abili a dare ai propri lavori un respiro che abbia un minimo di internazionalità,è un borghese che rimane coinvolto in una rapina a Genova,preso in ostaggio da una banda di delinquenti e malmenato,per essere rilasciato poco dopo:diventa una personale ossessione vendicarsi del maltrattamento subito,e vuole naturalmente rendere pane per focaccia ai farabutti che imperversano per la città,e congegna un piano non semplice,che lo rivedrà,per un errore di valutazione,nuovamente nelle grinfie dei malviventi.Fino all'inevitabile bagno di sangue finale.A livello di verosimiglianza,siamo un passo avanti rispetto a numerose produzioni similari,il protagonista subisce più danni del solito,anche se senza arrivare alle uccisioni o stupri di familiari spesso praticate dai "cattivi" di questi film:però è chiaro,il messaggio è quello di una sfiducia nello Stato totale,di una Pubblica Sicurezza che non agisce o è lenta,e tanto vale armarsi e togliere dal mondo certa gentaglia,facendo così un inaspettato favore alla collettività.Nero ci mette una passività che rende abbastanza credibile il suo personaggio,una rabbia frustrata che valorizza il suo ritratto di cittadino furioso,e gli è buona spalla Giancarlo Prete,altro caratterista non disdicevole.Però siamo ad un livello abbastanza inaccettabile di anarchia destrorsa,e comunque socialmente pericolosa,da Far West all'amatriciana,anzi,al pesto,data l'ambientazione,e c'è pure qualche punto morto nel racconto che rallenta il film non poco.

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