sabato 25 agosto 2012


I MERCENARI 2 (The Expendables 2,USA 2012)
DI SIMON WEST
Con  SYLVESTER STALLONE,JASON STATHAM, Dolph Lundgren,Jean-Claude Van Damme.
AZIONE
L'operazione "The expendables" era riuscita:riportare il pubblico in sala ad assistere a nuove spacconate di antichi spaccatutto di celluloide,anni dopo i loro periodi migliori fu un azzardo premiato dal successo.E comunque i produttori erano fiduciosi,visto che non era ancora uscito,e già erano stati firmati contratti per due eventuali sequels.Quindi,due anni dopo,perchè qui più che mai va battuto il ferro finchè è caldo,data l'età non più adattissima a combattimenti e capriole varie di molte delle vecchie glorie protagoniste,ecco "I mercenari 2":la regia dal protagonista Stallone passa a Simon West,non proprio l'autore degli action-movie più belli della nostra vita,e,tipico nella produzione ad alto budget,con il seguito aumenta l'offerta.Più nomi,più azione,più spacconate.Ecco quindi la banda armata di Barney Ross arrivare in Nepal,sorvolare la Cina,giungere in Albania sempre a sgominare e fare letteralmente a pezzi orde di nemici crudeli ma diligenti nel farsi maciullare con qualsiasi espediente sia possibile,dai coltelli ai mezzi blindati.Se preso senza filtri,si può convenire che ci si trovi di mezzo ad una rimpatriata di vecchi giostrai che rasenta il patetico nel non volersi arrendere al cambiamento dei gusti del pubblico,agli schemi del film d'azione che mutano via via,e un'inquietante confidenza con la violenza da esercitare per non subirne:quello che salva il film,e la serie,è una netta scorpacciata di autoironia,che fa sì che le smargiassate sullo schermo,improbabili e esageratissime,compresi un paio di snodi di sceneggiatura risolti in maniera allucinante (l'ingresso di Chuck Norris non ha alcuna logica narrativa,fateci caso,per come si verifica),si lascino sorbire dallo spettatore senza far sì che si alzi dalla poltrona e si allontani senza salutare. E'vero che l'eccesso di crudezza circa il nemico vinto nel finale fa alzare un sopracciglio in maniera marcata:però è pur sempre la filosofia del vecchio West che muove il cinema americano d'azione da sempre.Spara per primo,spara più forte e svuota il tamburo addosso al nemico,tanto per essere sicuro.Arriverà anche un terzo film della serie,c'è da scommetterci,o lo si evita bellamente o,se ci si sottopone alla visione,è bene tenere in mente le considerazioni di cui sopra.Se come regia quella di Stallone aveva dei dettagli non scontati,e comunque dava maggior nerbo ai caratteri,quella di West predilige l'impalcatura e sottolinea l'azione a tutti i costi.Se bravata dev'essere,è sua natura essere a tutta birra.

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