lunedì 11 giugno 2012


IL DUBBIO ( Doubt,USA 2008)
DI JOHN PATRICK SHANLEY
Con PHILIP SEYMOUR HOFFMAN,MERYL STREEP,Amy Adams,Viola Davis.
DRAMMATICO
Muoversi tra abiti talari non è cosa semplice sul grande schermo,specie se si vanno a toccare tasti scottanti:gli scandali inerenti al tristo fenomeno della pedofilia cresciuta negli ambienti clericali è una delle grandi vergogne di sempre,e colgo l'occasione per spezzare una lancia per Ratzinger,perchè non so se sotto altri papi certe cose sarebbero emerse.Da una pièce teatrale dello stesso Shanley,che si aggiudicò il Pulitzer,un testo per niente semplice,perchè viaggia su una totale ambiguità circa i personaggi,senza salvare del tutto nessuno dei personaggi principali,ammantandoli di dubbio,verso la loro sincerità di intenti.Che rapporti ha davvero il prete Philip Seymour Hoffman con l'unico ragazzino nero della scuola ove insegna?E una sensazione,da parte della suorina Amy Adams,autorizza una grave accusa,non può essere un fraintendimento?E la radicale protervia della madre superiora Meryl Streep viene da un'indignazione reale,o,più probabilmente,da un'ambizione che è divenuta accanimento contro colui che considera un ostacolo al proprio potere?E infine,esiste davvero qualcosa di assolutamente dogmatico?La sceneggiatura,la regia di Shanley e le prove degli interpreti autorizzano ogni decifrazione da parte dello spettatore,senza definire chiaramente come stiano le cose,tratteggiando personaggi complessi,compresa la madre del ragazzo Viola Davis,anch'essa immersa fino al collo in una pericolosa ambiguità,e passando appunto a chi assiste alla pellicola difficili domande,ponendolo a confronto con i propri metri di giudizio morale e intellettuale.Purtroppo negli ultimi anni si è persa la capacità di indirizzare verso il pubblico film che si chiudono lasciando che il pubblico si interroghi su quel che ha visto e quel che gli è stato suggerito,ed in questo senso "Il dubbio" acquista ancor maggiore interesse.Tra gli interpreti,molto bravi,forse leggermente meno incisiva,ma anche perchè ha il personaggio meno flessibile per chi recita,Meryl Streep,curiosamente,ma è strano come un lungometraggio affatto banale abbia incontrato una sostanziale freddezza da parte della critica.

Nessun commento:

Posta un commento