sabato 21 aprile 2012
DIAZ (Diaz:don't clean up this blood,I/F/ROM 2012)
DI DANIELE VICARI
Con CLAUDIO SANTAMARIA,ELIO GERMANO,AYLIN PRANDI,RENATO SCARPA.
DRAMMATICO
E' facile che un film come "Diaz" divida,anzi,è probabile.Si può discettare sulla necessità,o meno,di riprodurre nella finzione cinematografica immagini drammatiche che le riprese amatoriali hanno,fortunatamente,catturato e i mezzi di comunicazione odierni hanno diffuso,se nel film c'è una matrice ideologica più o meno dichiarata,sull'urgenza di realizzare un lungometraggio su una questione che ancora brucia dentro la recente Storia d'Italia.E ben venga,la discussione:se un'opera cinematografica spinge gli spettatori a dibattere su tante cose,meno male.Al di là di queste considerazioni,lo dico:"Diaz" è un film ben fatto,senza protagonisti veri e propri,ma affidato a più personaggi,che monta e rismonta una delle giornate più nere della Storia del nostro paese,quella in cui esplose una violenza terrificante,da regime sudamericano,dopo gli scontri intorno al G8 di Genova,nel luglio 2001.Il film di Vicari apre mostrando i black block,per una parte dell'opinione pubblica infiltrati da parte dei poteri forti che "servono" a giustificare le reazioni più estreme di Stato (e personalmente,come su molti fatti terroristici,sono abbastanza d'accordo) che gratuitamente sfasciano auto,distruggono vetrine,creano caos:c'era,da parte di una Destra appena uscita vincente dalle elezioni,una gran voglia di dimostrazione di forza (e nella pellicola,senza specificare chiaramente,il Potente che giunge in aereo privato e dà l'ok alle operazioni interpretato da Mattia Sbragia,non è un rimando all'ufficiosa presenza di Fini nel Qg della Polizia?),e l'incursione notturna nella scuola "Diaz",che fu un'azione di squadrismo agghiacciante portò poi a Bolzaneto,in una spirale di degenerazione mostruosa,con feriti gravi e abusi di potere indicibili. Non è un film al quale assstere a cuor leggero,non è un film che mette voglia di rivederlo,come il pasoliniano "Salò" provoca disgusto,nausea,annichilimento,rabbia,per l'ondata di offesa verso ogni minimo diritto umano,crudeltà pura lasciata andare libera solo perchè potuta esercitare. Si esce dalla sala con disprezzo verso chi abusa del proprio Potere per godersi i peggiori istinti,a scapito di ogni rispetto per diritti,umanità,senza la più impalpabile sensibilità:è bene ricordare,anche alle generazioni nuove,che una parte (è giusto specificare che non è tutto così,anche se le risibili sentenze emesse contro chi perpetrò quelle vili nefandezze portano ad un ulteriore sconsolazione) dello Stato commise sbagli atroci,punendo in maniera arbitraria,indecente e oltre ogni limite accettabile,persone che non c'entravano nulla con i danni causati alla città di Genova,massacrate di botte mentre erano inermi e si preparavano a dormire in un posto nel corso di una manifestazione intenzionalmente pacifica.I Black Block invece erano andati mascherati con caschi e maglie attorno al volto per creare caos,colpire e fuggire,lasciando il peso della colpa a chi probabilmente aveva cantato,gridato e battuto le mani come massima espressione corporea contro la globalizzazione.O non essere d'accordo costituiva già reato?
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