giovedì 12 gennaio 2012
IMMATURI-Il viaggio ( I,2012)
DI PAOLO GENOVESE
Con RICKY MEMPHIS,AMBRA ANGIOLINI,LUCA BIZZARRI,RAOUL BOVA.
COMMEDIA
Confezionato in fretta e furia dopo il tintinnante successo di pubblico del primo film,girato quest'estate in Grecia,arriva "Immaturi-Il viaggio",che porta il gruppo di ex-compagni di scuola ritrovatisi vent'anni dopo per un bizzarro gioco della sorte a Paros,per fare il viaggio che avrebbero dovuto compiere l'anno della maturità.Ci sono Raoul Bova e signora,Luisa Ranieri con pancione (vero),Ricky Memphis e Barbora Bobulova,Luca Bizzarri e Paolo Kessisoglu,Anita Caprioli e Ambra Angiolini,ognuno con le proprie incertezze e pronti a cacciarsi in nuovi guai:tre regie in un anno,tre film che scalano le classifiche degli incassi nazionali (questo,uscito lo scorso week-end ha già passato i sei milioni di incassi),Paolo Genovese sta diventando per produttori ed esercenti un nome su cui contare.Se va tutto bene a livello "alimentare",cioè per i rapporti costi e ricavi,stavolta è evidente il pressapochismo con cui sceneggiatura e film sono stati messi insieme:il senso di collettività del primo capitolo è andato a monte,le beghe sentimentali e vagamente esistenziali viaggiano in piena superficialità,della crisi di cui la Grecia è appunto uno dei principali paesi a subire le conseguenze non c'è traccia alcuna,visto che Paros è raggiungibile in un batter d'occhi da chiunque,manco fosse la prossima fermata d'autobus,ed il finale riconciliante è abbastanza assurdo,anche in un clima da spettacolo per mandare a casa tutti contenti quale questo è.In un cast per la maggior parte ricavato da volti presi dalla tv,Maurizio Mattioli e Giovanna Ralli,caratteri marginali,vanno in souplesse sugli altri,ma d'altronde non è semplice recitare bene,o perlomeno volenterosamente,se i ruoli sono stati scritti senza apporre un qualsiasi tipo di profondità. Qualche sorriso scappa,e visto l'andazzo,è possibile perfino un ulteriore sviluppo delle avventure del gruppetto,ma considerando che qui ci si diverte meno,difficile pensare di trarre granchè da un possibile terzo atto.
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