mercoledì 30 gennaio 2013

LA MIA SIGNORA (I,1964)
DI TINTO BRASS,MAURO BOLOGNINI,LUIGI COMENCINI
Con ALBERTO SORDI,SILVANA MANGANO,Claudio Gora,Elena Nicolai.
COMMEDIA
Cinque episodi,di differente lunghezza,diretti da tre registi diversi per intenti,provenienza e stile,con un tema portante,la coppia borghese,esasperata,occasionale,mal composta,forzata,e una coppia d'attori scafata come Alberto Sordi e Silvana Mangano:se il primo e l'ultimo segmento,diretti da Tinto Brass,ostentavano un bozzettismo fin troppo rimarcato,seppure mischiato a una certa originalità di taglio,che infatti mettevano il cineasta veneziano in una posizione distaccata rispetto agli altri due registi,quello di Comencini verrà rifatto da Corbucci in "Rimini,Rimini",più di vent'anni dopo,con Jerry Calà al posto di Sordi,ovviamente in peggio,e gioca molto sulla bravura dei due interpreti e sui tempi quasi da pochade.Il meglio della pellicola sta nei due episodi di Bolognini:e se il primo,con Sordi malato in ospedale che viene quasi accusato da moglie,figlioletto e suocera della sua condizione,un pò invitato a levarsi anche di torno,a dirla tutta, ha però il respiro di un corto e forse va bene così,l'altro,con due persone coniugate a chi fa far loro la bella vita,e in poche ore consumano un'avventura che la sorte lascia tale,è ben realizzato,divertente e anche vagamente sentimentale.Ma soprattutto,quando viene parlato della bellissima coppia cinematografica Mastroianni-Loren,è curioso che non venga quai mai detto dell'analogo feeling fiorito tra Albertone e la splendida Silvana,che lavorarono assieme in più occasioni,e,qui lo si può notare più che mai,capaci di darsi la battuta su tutti i registri e toni,forse con qualche punto in più per la Mangano,per come sa adattarsi ai ruoli e ai frangenti narrativi.Tra i film a episodi,sottogenere particolarmente in voga negli anni Sessanta,e pian piano decaduto nelle decadi seguenti,è uno dei più riusciti.

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