EL CID (El Cid,I/USA 1961)
DI ANTHONY MANN
Con CHARLTON HESTON,SOPHIA LOREN, Raf Vallone,Genevieve Page.
AVVENTURA
La "Hollywood sul Tevere" generò,più che altro,kolossal prodotti da De Laurentiis,Ponti e altri,con divi americani in trasferta ad impersonare personaggi storici o mitologici:non sempre l'operazione era premiata dal pubblico con entusiasmo,ma si registrarono diversi campioni d'incasso,vedi "Barabba","Ulisse",con questa strategia.Anche "El Cid",tratto dal poema cavalleresco "Cantar de mio Cid",fu in vetta alle classifiche degli incassi nella stagione 61/62,e mise assieme i nomi "pesanti" per il botteghino di Charlton Heston e Sophia Loren,affidati alle esperte mani di Anthony Mann,per il romanzo di guerra,amore e duelli in terra di Spagna dell'eroe nazionale iberico contro i Mori invasori.Ma si vede fin dall'inizio il disagio di Mann,grande negli western,poco convincente in questo colosso lungo tre ore e qualche minuto,pomposo,che trova nelle scene di duelli e battaglie i momenti di cinema vero,e dissipa con lentezza l'interesse dello spettatore.Saga fatta,come altre ambientate a corte,di lotte di potere,grandi passioni,esilii e riconquiste,quella del Cid Campeador,nel film,diviene una specie di sceneggiato compresso e infinito,che si ricorda per due o tre scene soltanto.Heston,più ingessato che in "Ben Hur",fornisce la sua tradizionale vocazione all'eroico martirio,fino a sfilare cadavere per incutere terrore al nemico,la Loren è meno credibile che altrove,e Mann non riesce ad infondere la sua mano registica ad uno spettacolone ben fatto a livello di maestranze,ma mai avvincente davvero.