NESSUNA VERITA' ( Body of lies, USA 2008)
DI RIDLEY SCOTT
Con LEONARDO DI CAPRIO, RUSSELL CROWE, Mark Strong, Golshifteh Farahani.
DRAMMATICO/AZIONE
Dalla fine degli anni Novanta Ridley Scott si è messo a lavorare con frenesia, girando in otto stagioni otto film, un episodio di un progetto corale sui disagi dell'infanzia nel mondo, e ritoccando la riedizione definitiva di "Blade Runner": a settantun anni l'autore di "Alien" sembra voler puntare all'Oscar da sempre negatogli, a parte un paio di nominations, anche se si sa che l'Academy difficilmente è equa e premia il film "giusto" di un regista importante. Per la quarta volta ingaggiato Russell Crowe ( e la quinta sarà "Nottingham", rilettura della leggenda di Robin Hood dalla parte dello sceriffo cattivo, in uscita in USA a novembre 2009) e per la prima Di Caprio, Scott ha girato un thriller drammatico con corpose scene d'azione, su due dipendenti della CIA, uno a dettare gli ordini, anche i più spietati, dall'ufficio e dal giardino di casa, l'altro a tentare di salvare la pelle tra una missione segreta e l'altra. A differenza delle avventure di 007( e comunque dall'avvento di Craig l'aria è cambiata sensibilmente), le spie qui fanno un lavoro sporco, giocano di bluff, sono responsabili di uccisioni e stragi, e addirittura ordiscono falsi attentati utilizzando cadaveri prelevati negli obitori ( la scena che fa più riflettere dell'intera pellicola). Scott, si sa, è un virtuoso della ripresa, eil suo cinema, per chi ama la magia del grande schermo, non lascia indifferenti: su una sceneggiatura di buon livello ma con troppa prevedibilità per sorprendere durante il racconto, rimane un parziale dubbio se il film sia troppo ponderato e a tesi per essere un action, se sia troppo movimentato per essere interpretato come una riflessione su meccanismi enormi e distruttori come lo spionaggio di quest'era, con annessi tutti i pro e contro della tecnologia. Anarchico onesto, Scott ci aveva già detto con "Le crociate", e questo vada a suo merito, che la situazione in Medio Oriente se gli atteggiamenti di tutti non cambiano, il sangue continua a scorrere e ogni equilibrio raggiunto è inutile per la complessità e la conflittualità che fermentano tra le popolazioni: se DiCaprio esprime bene le ambiguità e il tormento del proprio personaggio, Crowe sembra meno in palla del solito, e comunque il suo ruolo poteva essere interpretato da un buon caratterista, senza scomodare una star così costosa.
DI RIDLEY SCOTT
Con LEONARDO DI CAPRIO, RUSSELL CROWE, Mark Strong, Golshifteh Farahani.
DRAMMATICO/AZIONE


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